Il maestro Alberto Veronesi, candidato alle regionali con il Pd, querelato dalla Lega: “Ci vediamo in tribunale. Sono io ad essere stato offeso e minacciato”

E’ quanto spiega il maestro in una nota:

“Apprendo di essere stato querelato da tal Andrea Recaldin, in qualità di commissario provinciale della Lega in quanto, a suo dire, avrei profondamente offeso «il suo partito, i suoi sostenitori, i militanti e gli elettori». Bene! La difesa dei valori prima di tutto. Ci vedremo in tribunale.
Immagino che la querela sia riferita a quanto accaduto il 9 agosto scorso, quando in piazza Campioni a Viareggio io stavo distribuendo volantini a sostegno della mia candidatura al Consiglio Regionale della Toscana quando è arrivato Matteo Salvini per un suo comizio. In quell’occasione io non ho insultato nessuno. Al contrario sono stato oggetto di minacce e di epiteti non riferibili quali «Dovete morirete tutti voi comunisti, comunista di m…, ebreo di m.…» Semplicemente mi sono limitato a dire: «Benvenuti nella terra dell’accoglienza e della civiltà, dove non si scherza con l’antifascismo». Ci sono i video a dimostrarlo. Ma, soprattutto, c’è poi stato il riconoscimento delle mie ragioni da parte della candidata Susanna Ceccardi che, pochi giorni dopo, ha raccolto il mio invito a salire su a Sant’Anna di Stazzema per rendere omaggio alle vittime della strage nazifascista. La mia vittoria che, ad oggi, è tutta politica, presto lo sarà anche in un’aula di tribunale”.

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